parret
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Da: milano (MI)
|  Inviato: 14-10-2006 10:40 |
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Probabilmente il vertice espressivo della produzione monicelliana più felicemente, teneramente e veracemente popolare. Vigoroso affresco storico corale delle prime agitazioni operaie nella Torino di fine ’800, restituisce con afflato attraverso la superba fotografia in bianco e nero, attraverso i volti, i corpi e i costumi dei personaggi tutta la durezza ma soprattutto l’intensità dell’esperienza materiale della vita degli operai. Spaccato antropologico tutt’altro che epico e idealizzato, riconduce la classe operaia a misura d’uomo, descrivendola con simpatia e con toni umoristici dalla vena bonaria, molto più vicini a quelli di un film come I soliti ignoti che alla crudeltà di opere successive ben più cupe e negative dello stesso autore; con il tempo infatti la poetica dell’autore sembra rabbuiarsi progressivamente, tanto che un film di poco successivo, L’armata Brancaleone, tratterà un tema piuttosto vicino (ancora una volta un gruppo di perdenti minimali allo sbaraglio, inquadrati in una prospettiva storica) con ironia ben più dura e sofferta ed uno sguardo tutt’altro che caloroso nell’accostarsi alla fisicità dei personaggi, divenuti qui corpi sgraziati, semicoperti di stracci, dispersi nel nulla di una natura matrigna
[ Questo messaggio è stato modificato da: parret il 17-10-2006 alle 08:33 ] |
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